<<Guardando le tele di Nicola Maizziho scoperto il netto predominio deitoni nei suoi dipinti.Infatti il colore di Maizzi è, si potrebbedire, nel suo subcosciente e nella suaformazione, con profonde radici nellaterra da cui trovare ispirazione.
Da quando iniziò a dipingere scopre la sua interpretazione del mondo con le atmosfere sempre più nette e precise, armoniose e distinte.
I paesaggi, le case, le ville, gli alberie i muri dicono che l'autoreha dentro di se questo presepe fin da fanciullo e che lo trasmette all'osservatore con amore e fantasia.
Come non capire, nei mosaici che compaiono nei suoi quadri, il richiamo ad un antico equilibrio, alla ricerca

dell'uomo verso la sincerità e l'immediatezza. Anche nello scorcio della villa di S. Maria di Piave si intravedono gli angoli descritti e colti per intendere il rifugio dell'animae la malinconia del passato. Così il ritratto di Padre Pio dimostra il turbamento della violenza dell'uomo, il rifugio nella pace: concetti espressi da Maizzi con una pittura semplice e direi primitiva. Spero che l'autore mantenga anche in futuro la sua spontaneità, la tenerezza propria dell'artista che raggiunta opera senza furberie, nell'equilibrio del colore in simbiosi con la armonia.>>

di Antonio Garlini