Regole fondamentali
L'olio è un materiale che lavorato da solo invecchia male, per questo motivo l'uso di un medium appropriato è fondamentale per la sua conservazione: sostituirà vantaggiosamente il solvente nelle mescolanze e dovrà essere aggiunto al colore.
GRASSO SU MAGRO - È importante osservare questa regola: se si vuole dipingere a strati sovrapposti, lo strato inferiore deve essere meno ricco di medium mentre gli strati superiori saranno più ricchi per rendere più omogeneo l'insieme. È preferibile iniziare il lavoro con colore molto diluito con essenza di petrolio o di trementina per ripassare, in seguito, con strati più spessi e concentrati. L'uso di colori acrilici e vinilici come base può essere preso in considerazione visto che il colore ad olio vi aderisce bene, ma il contrario non è possibile poiche trasgredirebbe la regola del "grasso su magro". Nei colori ad olio si ha una vastissima gamma di pigmenti che tra loro possono presentare problemi di compatibilità per cui è molto importante conoscerne le caratteristiche. Allo stesso modo la presa in considerazione del fattore di resistenza del colore alla luce è determinante per una buona conservazione dell'opera e la verniciatura di quest'ultima, una volta terminata, darà un'ulteriore protezione.
VERNICIATURA - Dopo un breve periodo di essiccazione si può passare uno strato di vernice. Ad essiccazione completa dello strato di pittura (circa un anno) si potrà passare uno strato di vernice finale dopo aver ben spolverato l'opera. La verniciatura finale svolge un doppio ruolo: protegge da polvere, graffi, ecc. e conferisce al quadro una brillantezza uniforme.

Graffiti
Con la punta dello sgarzino grattate uno strato di colore fino fino a rivelare il colore sottostante. Questo interromperà l'uniformità delle zone ampie di colore, arrichendone il risultato.
Puntinismo
Si creano vibranti mescolanze mettendo sulla carta, uno vicino all'altro, tanti punti di colore diversi sia per dimensioni che per intensità. L'effetto finale sarà un colore nuovo particolarmente vivo. Risulta molto efficace nei disegni di piccole dimensioni.
Brunitura
Applicare sui colori già stesi un velo di bianco o di grigio molto chiaro. Questo effetto tende a fondere i colori e a schiarirli è quindi particolarmente utile se si vuole creare un'effetto di luce preciso. Ripetute bruniture possono dare un effetto marmorizzato. A fine disegno proteggere il supporto con del fissativo spray.
Frottage
Se si appoggia la carta su una superficie irregolare si possono ottenere effetti veramente interessanti. Il frottage, per meglio capire, è quello che da bambini si faceva sulle monete. Serve egregiamente per le mescolanze visive dei colori: basta spostare leggermente il foglio prima di dare un nuovo colore.
Tratteggio
E' la tecnica di creare sfumature diverse con tanti trattini paralleli molto vicini. Per raggiungere intensità di colore diverse, basta variare lo spessore, la forza e la densità delle linee. Quando disegnate un oggetto rotondo, incurvate leggermente i trattini. Se volete bordi molto netti, usate una riga come maschera.
Tratteggio incrociato
Il passo successivo consiste nel disegnare due o più strati paralleli che si incrociano tra loro. Il tratteggio incrociato con colori diversi crea mescolanze nuove di colori e dà struttura al disegno. Si ottengono effetti diversi semplicemente variando la densità delle linee e la pressione sulla matita.
Tempera
La tempera è composta di pigmenti minerali o sintetici mescolati con gomma arabica. Dall'aspetto opaco, si diluisce con acqua ed essicca in pochi minuti.
Materiali
Colori a tempera - 2 pennelli in pelo di martora o bue (n.2 per contorni e dettagli, n.10 per sfondi medi) - 1 pennellessa piatta in pelo sintetico (n.12 per grandi sfondi e ritocchi finali) - 2 ciotole per l'acqua (pulizia e diluizione) - 1 straccio per asciugare e pulire il pennello - Tavolozza per i colori - 1 matita per schizzi HB - 1 blocco di fogli di carta per tempera o acquerello - Fissativo per la protezione finale dell'opera.

Tecnica
La tempera, pur non richiedendo particolari conoscenze su chimica e composizione dei colori come per l'olio, necessita comunque di molto esercizio per riuscire ad ottenere convincenti effetti pittorici. In questa scheda vi forniremo dei brevi cenni sulla realizzazione di una natura morta. In ogni caso, come per altre tecniche pittoriche, riteniamo che la libera interpretazione sui modi di applicazione, sulla scelta dei colori e sugli strumenti da utilizzare siano il mezzo migliore per esprimere la propria creatività.
Areografo
Gli aerografi si dividono generalmente in due tipi: semplice azione e doppia azione.
SEMPLICE AZIONE
Il bottone pulsante a semplice azione ha un solo comando a pressione per regolare la quantità di aria in uscita. Il getto del colore e l'ampiezza della sfumatura sono regolati dalla ghiera centrale. Questa, ruotando, movimenta l'ago e varia la quantità di liquido spruzzato. Gli aerografi a semplice azione sono indicati per spruzzature omogenee, per chi esegue fondi o colorazioni di serie o ad intensità costante.
DOPPIA AZIONE
Il bottone pulsante a doppia azione ha due comandi distinti: - a pressione per regolare la quantità di aria in uscita; - all'indietro per movimentare l'ago e graduare la quantità di liquido spruzzato aumentando o diminuendo così il getto del colore e l'ampiezza della sfumatura.